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Certificato di battesimo per iscrivere il figlio a scuola...

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SirLancillotto
view post Posted on 10/6/2009, 06:28     +1   -1




...e se il figlio non è battezzato????


(UAAR.it)
CITAZIONE
Certificato di battesimo per la scuola
da UAAR Ultimissime

Al numero 18 di via Provolo, a Verona, c’è la scuola paritaria per l’infanzia Fortunata Gresner delle suore della Compagnia di Maria, la stessa compagnia del Provolo. Due giovani genitori, che abitano nella zona, vanno per iscrivere il figlio a detta scuola. Oltre alla certificazione di rito delle altre scuole, occorre anche il certificato di battesimo. Il figlio non è battezzato, in quanto è lasciato libero di scegliere quello che vorrà al compimento della maggiore età. I genitori sono davanti alla scelta o di far battezzare in fretta il figlio o di affrontare maggiori disagi logistici. Saremmo curiosi di conoscere l’ammontare dei soldi pubblici che la Gresner riceve in quanto parificata alla scuola pubblica. Abbiamo letto (Arena 9/6) che le suore della Compagnia di Maria (non battezzata) hanno in quel di Ferrara di Monte Baldo un Soggiorno Fortunata Gresner dove tengono un campo estivo per bambini dai 6 ai 12 anni. “Su interessamento di Massimo Giorgietti, assessore regionale ai lavori pubblici, avevano ricevuto fondi e fatto opere di manutenzione straordinaria.” L’importo dei lavori era stato di 151.936 euro più Iva. La Regione aveva regalato 75.044 euro; altri 100 mila erano arrivati dal Banco Popolare e la ricca Cattolica Assicurazioni si era limitata a 5 mila euro. Sarebbe interessante telefonare per sapere se anche per il campo estivo occorre il certificato di battesimo.

 
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view post Posted on 10/6/2009, 08:13     +1   -1
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Magari basta la tessera del PdL o dell'UDC...
 
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lattedicocco
view post Posted on 10/6/2009, 08:45     +1   -1




Meno male che è paritaria.
 
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windicator
view post Posted on 10/6/2009, 10:25     +1   -1




Ovviamente, l'unica cosa da fare è consultare un legale per verificare se esistono i presupposti per un esposto all'autorità giudiziaria.

SPOILER (click to view)
Altrettanto ovviamente, sarebbe meglio che il suddetto legale non sia cattolico... :tl_fischio:
 
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view post Posted on 10/6/2009, 11:13     +1   -1

viaggiare o stare fermi è solo un'intenzione

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temo che non ci siano gli estremi.

una scuola paritaria è spesso (e penso sia questo il caso) a tutti gli effetti privata, quindi non penso ci sia qualche norma che vieta di richiedere quel certificato (io ho fatto la scuola pubblica, se qualcuno ha fatto una privata cattolica me lo confermi!).

la legge sulle paritarie
 
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lattedicocco
view post Posted on 10/6/2009, 12:17     +1   -1




Beh nzomma:

CITAZIONE
Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque, accettandone il progetto educativo, richieda di iscriversi, compresi gli alunni e gli studenti con handicap. Il progetto educativo indica l'eventuale ispirazione di carattere culturale o religioso. Non sono comunque obbligatorie per gli alunni le attività extra-curriculari che presuppongono o esigono l'adesione ad una determinata ideologia o confessione religiosa.

Non è detto che accettarne il progetto educativo implichi necessariamente essere battezzati.

Considerazione pratica da mamma: soprattutto per nidi e asili, spesso le private sono scelte perchè non c'è posto in quelle statali e comunali. Lo sa lo Stato, lo sa il Comune e lo sa la Chiesa. Quindi mi pare una prevaricazione bella e buona.
Comunque, io sono stata a scuola dalle suore ma dovrei chiedere ai miei (che di certo non ricorderanno e che comunque avendomi mandata li perchè la scuola aveva orari molto elastici che andavano incontro alle loro esigenze lavorative, pur di mandarmici mi avrebbero pure battaezzata nell'olio bollente).
 
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SirLancillotto
view post Posted on 10/6/2009, 12:20     +1   -1




Vic, anche in base a quello che posti non si direbbe proprio.
Una scuola privata paritaria è, a tutti gli effetti, equiparabile ad una scuola pubblica, altrimenti non avrebbe senso la distinzione.

Dal tuo link

Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque, accettandone il progetto educativo, richieda di iscriversi, compresi gli alunni e gli studenti con handicap. Il progetto educativo indica l'eventuale ispirazione di carattere culturale o religioso. Non sono comunque obbligatorie per gli alunni le attività extra-curriculari che presuppongono o esigono l'adesione ad una determinata ideologia o confessione religiosa.

Qui si specifica proprio qualcosa riguardo all'iscrizione
d) l'iscrizione alla scuola per tutti gli studenti i cui genitori ne facciano richiesta, purché in possesso di un titolo di studio valido per l'iscrizione alla classe che essi intendono frequentare;

CITAZIONE (lattedicocco @ 10/6/2009, 13:17)
Non è detto che accettarne il progetto educativo implichi necessariamente essere battezzati.

Considerazione pratica da mamma: soprattutto per nidi e asili, spesso le private sono scelte perchè non c'è posto in quelle statali e comunali. Lo sa lo Stato, lo sa il Comune e lo sa la Chiesa. Quindi mi pare una prevaricazione bella e buona.

Tra l'altro sul sito della scuola si legge che è una scuola indirizzata anche a sordomuti, non so se è il caso del bambino in questione, ma non credo ne esistano molte di scuole di questo tipo, di conseguenza la scelta, come dice latte, è spesso obbligata.
 
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view post Posted on 10/6/2009, 13:23     +1   -1

viaggiare o stare fermi è solo un'intenzione

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se il progetto educativo prevede una forte impronta cattolica non è così sbagliato chiedere che l'alunno sia battezzato. anche a tutela dell'alunno.

ma mi sorge un dubbio: un battezzato anglicano o ortodosso potrebbe accedere a quell'istituto?
 
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SirLancillotto
view post Posted on 10/6/2009, 13:28     +1   -1




CITAZIONE (vic vega @ 10/6/2009, 14:23)
se il progetto educativo prevede una forte impronta cattolica non è così sbagliato chiedere che l'alunno sia battezzato. anche a tutela dell'alunno.

ma mi sorge un dubbio: un battezzato anglicano o ortodosso potrebbe accedere a quell'istituto?

Scusa Vic, ma se è valido questo:

Non sono comunque obbligatorie per gli alunni le attività extra-curriculari che presuppongono o esigono l'adesione ad una determinata ideologia o confessione religiosa.

Mi sembra strano che possa essere obbligatorio un battesimo...
 
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Vince_VR
view post Posted on 10/6/2009, 14:24     +1   -1




CITAZIONE (SirLancillotto @ 10/6/2009, 13:20)
Tra l'altro sul sito della scuola si legge che è una scuola indirizzata anche a sordomuti, non so se è il caso del bambino in questione, ma non credo ne esistano molte di scuole di questo tipo, di conseguenza la scelta, come dice latte, è spesso obbligata.

L'Istituto Provolo è appunto specializzato nell'insegnamento a sordomuti, ma la scuola parificata è invece un normale istituto scolastico per alunni non sordomuti.

Se posso esprimere un parere, non comprendo perchè questi genitori con idee tanto progressiste pretendano poi di mandare il figlio in una scuola evidentemente confessionale e tutt'altro che laica.

E' forse perchè la scuola è più prestigiosa della pubblica che dista poche centinaia di metri ma è infarcita di bambini extra comunitari che parlano a malapena l'italiano, con gravissime ripercussioni sullo svolgimento dei programmi educativi?

Perchè, caro Sir, si fa presto a parlare di integrazione e di accoglienza, ma quando poi il proprio figlio finisce con altri tre italiani in una classe di 20 stranieri, alle madri viene una strana passione per quei tipi vestiti di verde, hai presente?

 
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SirLancillotto
view post Posted on 10/6/2009, 14:31     +1   -1




CITAZIONE (Vince_VR @ 10/6/2009, 15:24)
L'Istituto Provolo è appunto specializzato nell'insegnamento a sordomuti, ma la scuola parificata è invece un normale istituto scolastico per alunni non sordomuti.

Se posso esprimere un parere, non comprendo perchè questi genitori con idee tanto progressiste pretendano poi di mandare il figlio in una scuola evidentemente confessionale e tutt'altro che laica.

Sarebbe una domanda lecita se l'accesso alla scuola statale fosse disponibile per tutti.
E' evidente che non sai bene come funzionano le cose non avendo un figlio (non l'ho nemmeno io ma ho parecchi amici con bimbi in età scolare).
Il punto è che le scuole statali hanno posti limitati, se terminano qual'è l'alternativa Enzo?
Quasi tutti i miei amici non sono riusciti ad avere accesso a scuole statali.
Visto che una scuola paritaria è tenuta a seguire le stesse regole di quella pubblica (proprio perchè paritaria) non vedo dov'è il problema.
Se vuole essere una scuola confessionale eviti di beccarsi soldi dallo stato.

CITAZIONE
E' forse perchè la scuola è più prestigiosa della pubblica che dista poche centinaia di metri ma è infarcita di bambini extra comunitari che parlano a malapena l'italiano, con gravissime ripercussioni sullo svolgimento dei programmi educativi?

Il razzista che c'è in te doveva uscire anche in questa occasione.
Potrei risponderti perchè forse le scuole pubbliche sono infarcite di bambini figli di cattolici integralisti che pretendono che la scuola pubblica faccia da oratorio e catechismo?

CITAZIONE (Vince_VR @ 10/6/2009, 15:24)
Perchè, caro Sir, si fa presto a parlare di integrazione e di accoglienza, ma quando poi il proprio figlio finisce con altri tre italiani in una classe di 20 stranieri, alle madri viene una strana passione per quei tipi vestiti di verde, hai presente?

Eh si, si fa presto a parlare di integrazione con i cattolici... basta fare quel che dicono loro...

Ah, dimenticavo... non battezzare un figlio è un'idea "progressista"?!?!?!?!?!?
Non so se ridere o piangere...
 
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Vince_VR
view post Posted on 10/6/2009, 14:44     +1   -1




Ridi o piangi, per me è lo stesso.

Io mi limito a descrivere una situazione diffusa qui nel Veneto, dove non mi pare ci sia alcuna difficoltà ad iscrivere i figli alla scuola pubblica (non si parla di asili, dove la situazione è del tutto diversa a causa del rapporto bambini/assistenti che a scuola non esiste) salvo, appunto, accettare che tuo figlio finisca in una classe dove tre quarti dei bambini si parlano in una lingua diversa dalla sua.

Forse a Roma ci sono così tanti bambini che le scuole sono piene, ma mi pare strano, visto che in TV mostrano aule con 10 o 12 banchi.

Io le elementari le ho fatte in una classe di 43 bambini e con solo l'ottimo Maestro Zavarise.
 
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SirLancillotto
view post Posted on 10/6/2009, 14:51     +1   -1




CITAZIONE (Vince_VR @ 10/6/2009, 15:44)
Io mi limito a descrivere una situazione diffusa qui nel Veneto, dove non mi pare ci sia alcuna difficoltà ad iscrivere i figli alla scuola pubblica (non si parla di asili, dove la situazione è del tutto diversa a causa del rapporto bambini/assistenti che a scuola non esiste) salvo, appunto, accettare che tuo figlio finisca in una classe dove tre quarti dei bambini si parlano in una lingua diversa dalla sua.

A parte il fatto, caro Enzo, che forse ti sfugge che una scuola non statale paritaria E', di fatto, una scuola pubblica (esistono delle leggi ben precise a riguardo) quindi, se permetti, scelgo quella che mi fa più comodo.
E si, accetterei, anzi AUSPICHEREI che mio figlio finisse in una scuola dove ci sono 20 bambini che parlano 20 differenti lingue.
Se facessimo tutti così sparirebbero finalmente quelli come te, che giudicano le persone in base alla lingua che parlano o al colore della pelle o alla nazione di appartenenza.
Non ci sono bambini ROM, bambini marocchini, bambini albanesi.... ci sono BAMBINI... punto, e se non lo hai capito finora o non sei in grado di accettarlo, beh, mi spiace per te...


CITAZIONE (Vince_VR @ 10/6/2009, 15:44)
Forse a Roma ci sono così tanti bambini che le scuole sono piene, ma mi pare strano, visto che in TV mostrano aule con 10 o 12 banchi.

Beh, per fortuna che ci sei tu, che pur stando in Veneto sai tutto di Roma, sapevi che si poteva ampliare l'aereoporto di Ciampino, sai che nelle aule ci sono 10/12 bambini... meno male che ci sei tu a informarci di tutto.
Si vede che i miei amici sono tutti sfigati che hanno beccato le uniche scuole piene di tutta Roma... pensa che culo!
 
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Raghnar
view post Posted on 6/7/2009, 23:12     +1   -1




Un solo piccolissimo appunto per Enzo...
Non me ne volere...
Ma proprio nel veneto mi pare che ci sia una bassissima percentuale di ragazzi nati in Italia da genitori nati in Italia che parlano italiano.
Avete questa strana abitudine di parlare tutti dialetto!
Quindi tu puoi capitare come a Roma in una classe con 19 bambini che non parlano Italiano.
E puoi avere ritardi anche con questi bambini. Per esempio una mia amica mi diceva che una persona nata e cresciuta con la lingua veneta fa molta fatica ad imparare le doppie!

P.S. sono sicuro che un bambino rom, oppure un bambino albanese (continuando a separarli in base al paese di origine dei genitori... pessimo modo.) spesso sono più intelligenti del bambino medio italiano!
 
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view post Posted on 7/7/2009, 07:07     +1   -1
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Se non ci fossero i figli degli "stranieri", non ci sarebbero molte classi e un buon numero d'insegnanti rimarrebbero disoccupati.

D'altra parte, se non ci fossero nemmeno i genitori di quei figli, molte aziende chiuderebbero per mancanza di personale, lasciando per strada anche molti italiani.

Tutti i ragazzini "stranieri" che sono cresciuti con mia figlia fin dagli anni dell'asilo parlano un ottimo italiano, frequentano con buon esito anche le scuole superiori (orrore!!!) e si sentono italiani molto più di certi nostri connazionali.

Strano ci sia gente (come Enzo) che non si accorga di queste macroscopiche realtà... ma, forse, costoro vivono in un altro paese.
 
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70 replies since 10/6/2009, 06:28   1782 views
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